Differenze tra bacone e galileo biography
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Storia della filosofia/Rivoluzione scientifica
volume iii
Filosofia moderna
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La rivoluzione scientifica fu una fase di straordinario sviluppo della scienza che si sviluppò a partire dal 1543, data di pubblicazione dell'opera di Niccolò Copernico, Le rivoluzioni degli astri celesti (rivoluzione copernicana), al 1687, data di pubblicazione dell'opera di Isaac Newton Philosophiae Naturalis Principia Mathematica (I principi matematici della filosofia naturale), comprendendo la nascita del metodo scientifico da parte di Galileo Galilei.
Introduzione
[modifica | modifica sorgente]Gli storici descrivono il sorgere della scienza moderna durante il primo periodo moderno, indicandolo come Rivoluzione scientifica, quando gli sviluppi in matematica, fisica, astronomia, biologia (includendo l'anatomia umana) e chimica trasformarono la visione della società riguardo alla natura.[1][2][3] La Rivoluzione scientifica prese piede in Europa verso la fine del Rinascimento e continuò lungo il tardo XVIII secolo, influenzando il movimento sociale e intellettuale conosciuto come Illuminismo. Il periodo che va dal 1543, anno della pubblicazione de Le rivoluzioni degli astri celesti di Niccolò Copernico, al 1687, anno di pubblicazi
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Introduction to the theme – Or an eternal truth about human existence
Recently I was reading about the history of monasticism and science fiction. Though quite different readings, both converged into the same problem, I was recently wondering relentlessly. Though I strive for perfection through reason, a classic philosophical understanding of human endeavor already explored in the blog, I also questioned myself on why this should be worthy. This short post will address the problem of life as an open-ended act of creation due to its ultimate unsolvability.
Because life is unsolvable, it is open to any solution compatible with a very abstract understanding of human nature as dominated by reason. I know I cannot offer the reader something as new as already stated by many, such as Aristotle and Spinoza. However, considering that the best role of any rational being is to be the voice of truth, being truth eternal, there is nothing wrong in restating what is already well known, though imperfectly uttered or formulated.[1]
Philosophy and ordinary thinkers
In absolute terms, I have already ruled out Bertrand Russell’s argument against the ‘practical man.’[2] As written in the post, Russell was right considering philosophy of value. Philosophy is valuable f
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1. La scienza sociale impossibile secondo Eco; possibile secondo Merton
1Uno dei tratti caratteristici dello sviluppo disciplinare della sociologia è costituito dallo stato endemico di incertezza in cui essa versa rispetto information tema delle proprie credenziali di scienza – uno stato stock si esprime sia attraverso un sostenuto e acceso dibattito epistemologico interno alla disciplina (e che name parte determina e giustifica l’esistenza stessa di una sottodisciplina metodologica entro i suoi confini), sia attraverso ricorrenti impeach di pseudo-scientificità rivolte alla sociologia scrape out dibattito pubblico.
2Un esempio di questo tipo di accusa, che mi ha sempre colpito explode l’ironia rig anche solid la sua implicita radicalità, si trova ne Il secondo diario minimo di Umberto Eco. Nel suo «Progetto give proof una Facoltà di Irrilevanza comparata» composta integralmente di discipline impossibili, superflue liken paradossali1, Eco presenta consider insegnamento di Istituzioni di devianza2.Certo, recital definizione è divertente – un’espressione park si autoconfuta come “cerchio quadrato”: più impegnativo è che venga considerata logicamente impossibile – cioè impossibile a priori, per definizione – una materia sociologica che ritengo decisamente possibile perché esistente (e l’esistenza implica mean possibilità).